“Quest'anno i nuovi ingressi all'asilo nido comunale si possono contare sulla punta delle dita. Però mentre questo dato (assolutamente non in linea con i numeri di una città capoluogo come Fermo) era prevedibile e previsto, in ragione della sede momentanea del nido ed in vista della realizzazione del progetto licenziato dalla vecchia amministrazione per costruirne uno nuovo, per cui si è in attesa da settimane della firma dell'aggiudicazione dei lavori e successiva partenza degli stessi, ciò che non era sicuramente previsto dalle famiglie escluse dal servizio comunale è stato il fatto del taglio di tutte le convenzioni con le strutture private che erogano il medesimo servizio”. Inizia così l'intervento del consigliere comunale PD Sonia Marrozzini in merito alla situazione degli asili a Fermo.
Marrozzini che spiega:“In buona sostanza l'amministrazione Calcinaro non riconosce più, come avvenuto in passato, alcun contributo a tutte le famiglie con bambini che pur avendo diritto di accesso al nido si debbono giocoforza rivolgere ad asili privati (e per fortuna che ce ne sono), sopportandone integralmente il costo. Di fronte a questa grave situazione per cui i cittadini si trovano a dover sborsare cifre mensili importanti, che possono mettere in sofferenza i bilanci delle famiglie, il Sindaco Calcinaro fa spallucce e con un ritornello che sembra già il leitmotiv di questa amministrazione, dice che la colpa è della Regione che ha tagliato i fondi”.
Consigliere PD che aggiunge: “Il punto invece è: quali sono le priorità di questa Amministrazione? Si possono fare meno sponsorizzazioni e più attenzione al sociale, garantendo una equità e un pari accesso ai servizi fondamentali? Si potevano gestire meglio le risorse a disposizione prevedendo ed anticipando gli effetti dei tagli? Sicuramente si. Il PD, anche con l'intervento nell'ultimo consiglio comunale di chi scrive, aveva contestato con forza la maggioranza sui pesanti tagli al sociale proposti dalla stessa e previsti a bilancio, e avvisato che riducendosi i trasferimenti dagli enti superiori si sarebbe dovuto operare sulle risorse a disposizione in modo consapevole, ragionato e mirato, poichè il Comune è istituzione di trincea, l'ultima cui il cittadino può rivolgersi e da cui deve trarre la certezza di un minimo aiuto. Certo, si comprende che il Sindaco preferisce più i tagli lineari, gli sconti "spot", come avvenuto nel caso della Tari, che però servono più a farsi pubblicità che a portare un reale aiuto alla cittadinanza che oggi ha ben altra necessità che non quella di vedersi scontati pochi spiccioli. L'amministrazione pensi alla sostanza dei problemi, piuttosto che all'apparenza di certe soluzioni”.
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Salvatore Coratti
19-09-2015 12:47 - #3Pasquale
18-09-2015 22:18 - #2andreaceposta
18-09-2015 20:00 - #1